L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all‘’accanimento terapeutico’. Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.
Questo testo è tratto da Il Catechismo della Chiesa Cattolica, Parte Terza - La vita in Cristo, Sezione seconda - I dieci Comandamenti, Capitolo Secondo - "Amerai il prossimo tuo come te stesso", Articolo 5 "Il Quinto Comandamento", redatto dal cardinale Ratzinger, al capitolo “Il rispetto per la vita umana”, 2278.
Se si è cristiani, perchè si vuole impedire che l'anima di una ragazza, che per la scienza non ha più nessuna possibilità di tornare ad una vita che non sia puramente vegetativa, si riunisca a Dio?